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Antonio Rossano

Giornalista e imprenditore da oltre 30 anni nel settore della comunicazione e dell’ICT, sono manager dell'agenzia di comunicazione Interskills srl. Da sempre interessato alle tematiche del giornalismo e della sua transizione al digitale, scrivo ed ho scritto su diverse testate, tra cui Wired, LaRegioneTicino, Repubblica e L’Espresso, su cui ho un blog dal titolo “Culture Digitali”. Membro del Comitato scientifico della Fondazione Murialdi per il giornalismo, coordinatore del progetto "Osservatorio sul giornalismo digitale" dell'Ordine dei giornalisti e docente per la formazione dello stesso Ordine .Presidente Consiglio Direttivo “Media Studies”

Grafico del Digital News Report sulla partecipazione dei lettori alle notizie

Il calo della partecipazione: editori e giornalisti debbono riflettere

Giunge alla dodicesima edizione Il Digital News Report del Reuters Institute for the Study of Journalism che, come ogni anno, offre un’analisi approfondita dello stato dell’informazione nel mondo digitale.
Basato su un’indagine online condotta su 93.000 individui provenienti da 46 Paesi, il rapporto rivela interessanti tendenze riguardanti la fiducia nelle notizie, i cambiamenti nei consumi e il ruolo dei social media come fonte d’informazione.

Copertina Digital News Report 2022

Stanchezza e minor fiducia nell’informazione: il Digital News Report 2022

Uno sguardo attento ai paesi del Sud del mondo tra i 46 esaminati che costituiscono oltre metà della popolazione globale e la necessità di comprendere se (ed eventualmente in che modo) la pandemia ha influito sul giornalismo, sul consumo di notizie e sulle previsioni elaborate nelle precedenti edizioni del rapporto. Questi gli obiettivi della decima edizione del Digital News Report (2021), elaborato dal Reuters Institute for the Study of Journalism, che il suo direttore, Rasmus Nielsen, annuncia nella prefazione al documento.

Luciano Floridi

Luciano Floridi: il Metaverso? Una soluzione in cerca di problema

Cambierà il nostro mondo? Saranno le nuove macchine basate sull’IA capaci di pensare, avere una coscienza, elaborare concetti autonomamente ?
Il Metaverso è davvero il luogo nuovo del futuro dove vivremo una realtà plurisensoriale e coinvolgente?
Luciano Floridi affronta, con chiarezza e semplicità disarmanti, due questioni molto discusse, in questo momento, in ambito filosofico e sociologico : l’Intelligenza Artificiale ed il Metaverso di Zuckerberg.

Grafico distribuzione dei quotidiani 2020

Il lento spegnersi dei giornali

Da tempo immemore ormai, i giornali sono in profonda crisi.

Per dare solo un’idea della dimensione attuale di questa situazione, basti pensare che in Italia, dal 2016 ad oggi, le copie cartacee dei quotidiani vendute sono diminuite di quasi 1 milione di unità (che sui 2,4 milioni del 2016 è il –44%) e, paradossalmente, anche la vendita di quelle digitali è diminuita notevolmente, passando da 217mila a poco più di 156mila (-28%).

La letteratura sulla materia è ormai enciclopedica, le analisi più o meno scientifiche, accademiche e consulenziali, che tentano di inquadrare la situazione, sono migliaia.

Eppure, nonostante questa enorme e profonda presunta conoscenza del problema, il problema, con la dinamica di un tumore metastatico, continua a crescere, a divorare e distruggere grandi porzioni di quello che potremmo immaginare come un organismo vivente malato, il “corpo dell’informazione”.

Scena di un film in Bianco e nero

Giovanna Cosenza: la parità di genere? Un miraggio, anche per i media

Nonostante le molte battaglie, come il #MeToo o il #TimesUp, nel 2020 la parità di genere nei media è ancora un obiettivo lontano. A dirlo, questa volta, è WAN-IFRA, organizzazione mondiale di editori e giornali, in una guida appena pubblicata destinata proprio alle aziende editoriali.
La situazione italiana non è migliore; per Giovanna Cosenza, professoressa ordinaria di Filosofia e Teoria dei linguaggi all’Università di Bologna sono necessari supporti normativi.

Uomo robot

Problemi etici dell’Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale crea discriminazione di genere o di razza? Crea disparità tra i Nord ed i Sud del mondo? In che modo individuare principi e regole etiche applicabili su ampia scala a queste nuove tecnologie?

A queste ed altre domande tenta di rispondere il rapporto annuale sullo stato dell’Intelligenza Artificiale dell’istituto AI Now, ente di ricerca della New York University. Pubblicato lo scorso dicembre, il rapporto intende fotografare i vari aspetti e le criticità che le nuove tecnologie di IA pongono nel loro impatto con la società.

La verità ne vale la pena

Stanotte, durante la cerimonia di premiazione della novantaduesima edizione degli Academy Awards, da noi meglio conosciuti come “Oscar”, tra un grande regista, una diva sul red carpet e la consegna delle statuette, per 30 secondi gli spettatori hanno potuto vedere l’ultimo spot del The New York Times, su uno dei progetti editoriali di maggior successo della testata statunitense, il ”The 1619 Project”.

Associazione Italiana di Sociologia

Gli algoritmi, i sociologi e l’approccio multidisciplinare.

Si è svolto lo scorso 23 gennaio a Napoli, nell’Aula Magna dell’Università Federico II, il Convegno dal titolo “’Algoritmo: Sociologia e Informatica”. Il Convegno costituiva anche la prima sessione, plenaria, del XII Congresso dell’Associazione Italiana di Sociologia.

Il Congresso è stato introdotto dai saluti del Sindaco, Luigi De Magistris e chiuso dall’intervento del Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca e si è svolto in una sala strapiena di sociologi ed esperti provenienti da molte città italiane.

Copertina del Report di reutures Istitute 2019

Giornalismo e democrazia in Europa: il nuovo rapporto del Reuters Institute

Il giornalismo come baluardo della democrazia e la politica (europea) in difesa del giornalismo: a suggerirlo è l’ultimo rapporto pubblicato dal Reuters Institute for the Study of Journalism dell’Università di Oxford, lo scorso 25 novembre, dal titolo “What Can Be Done? Digital Media Policy Options for Strengthening European Democracy”.

D’altra parte, della necessaria correlazione tra le due tematiche ne avevamo già parlato, in relazione agli USA, nel precedente articolo sulle problematiche relative all’informazione , evidenziando come in quel paese la chiusura di quasi 1.800 giornali locali, dal 2004 ad oggi, abbia lasciato le città americane – a volte intere contee – senza una significativa fonte di notizie locali, rappresentando, questo fenomeno, un serio pericolo per la democrazia.

Giornali in Bianco e nero

USA: quando muore l’informazione locale è a rischio la democrazia

La crisi dei giornali locali, negli Stati Uniti, è una minaccia per la libertà e democrazia. Ad affermarlo uno studio dal titolo “Losing the News: The Decimation of Local News and the Search for Solutions” realizzato da PEN America, organizzazione nonprofit statunitense che pone al centro della sua attività la libertà di espressione e l’informazione.

“La storia è familiare: un’azienda locale collassa dopo aver perso la sua battaglia con un gruppo nazionale di una lontana città. Ciò che è perso non sono solo i mezzi di sussistenza locali che quell’azienda forniva, ma anche il know-how locale che muore con essa”, scrive nell’introduzione al rapporto Ayad Akhtar, direttore di PEN che continua “…quando quella società nazionale è un hedge fund o un conglomerato di media e l’attività locale è un giornale, le conseguenze possono essere pericolose. L’informazione locale si basa sulla conoscenza del territorio. Un sano ecosistema di notizie locali fornisce alle comunità le informazioni per poter vivere una vita sana e sicura e partecipare alla vita democratica delle loro comunità. Un robusto sistema di informazione locale favorisce l’affluenza alle urne, aumenta la responsabilità di funzionari e manager aziendali, rende le persone consapevoli di opportunità e pericoli nelle vicinanze e, soprattutto, opera contro l’ormai diffusa disgregazione della coesione sociale raccontando la vita di un luogo e i suoi abitanti, raccontando storie quotidiane che formano la base per un’esperienza comune condivisa.”